di Fulvio Di Blasi
MedEthica 1/2022
Pochi giorni fa, in risposta ad una richiesta di accesso amministrativo agli atti basata sulla legge americana Freedom of Information Act (FOIA), il CDC statunitense ha dichiarato che, prima di ottobre 2021, l’associazione tra vaccinazione mRNA contro il COVID-19 e le miocarditi non era conosciuta.[1]
La richiesta di accesso riguardava tutte le bozze di lavoro o documenti definitivi in possesso del CDC relativamente alle rilevazioni di farmacovigilanza su miocarditi e pericarditi nel periodo dal 2 aprile al 2 ottobre 2021. A tale richiesta, venne risposto che non vi erano documenti di cui consentire l’accesso perché «an association between myocarditis and mRNA COVID-19 vaccination was not known at that time».[2]
Si noti la genericità di questa risposta. Non si dice, ad esempio, che in quel periodo non era accertato un certo tipo di correlazione o che si stavano studiando e monitorando diversi possibili aspetti di una tale correlazione, ma che era sconosciuta l’idea stessa che si potessero associare i due fenomeni, miocarditi e vaccinazione mRNA contro il COVID-19.
Non intendo soffermarmi qui sui motivi per i quali il CDC possa voler dare questo tipo di informazioni pubbliche rispetto alla questione in oggetto. La falsità di questa risposta è però facilmente dimostrabile in molti modi e qui vorrei indicarne alcuni particolarmente evidenti.
1. Riunione del Comitato Scientifico di FDA del 10 giugno 2021
Un modo molto semplice è attraverso il Comitato scientifico indipendente di FDA (VRBPAC), che il 10 giugno 2021 si riunì per valutare il tema della vaccinazione pediatrica contro il COVID-19.[3] In tale riunione, il Dr. Tom Shimabukuro, Vaccine Safety Team Lead for CDC, relazionò specificamente ai membri del Comitato e agli esperti di FDA presenti sullo stato delle osservazioni e analisi di dati di farmacovigilanza fatti in proposito dal suo ufficio. Alla relazione del Dr. Shimabukuro seguì quindi un’ampia discussione – anche sulla base dei dati provenienti da Israele – proprio con riguardo alle miocarditi e pericarditi come effetti avversi dei vaccini.[4]
In un momento successivo della riunione, poi, a proposito dei dati di farmacovigilanza sul tema relativi alla popolazione pediatrica, si disse che
«In a May 24th meeting, the CDC advisory group said the data from the VAERS reporting system showed a higher than expected number of observed myocarditis or pericarditis in ages 16 to 24 years old».[5]
In seguito alla relazione dell’esperto del CDC, Dr. Shimabukuro, uno dei membri del Comitato di FDA, il Dr.Cody Meissner, espresse esplicitamente il suo parere in merito all’opportunità di riportare tale rischio nei fogli illustrativi. È interessante, per comprendere il livello di consapevolezza della questione e delle preoccupazioni in proposito esistenti già a giugno 2021, leggere alcuni stralci delle osservazioni del Dr. Meissner:
«So I’d like to go back to the myocarditis issue because I think that’s going to be very relevant for adolescents and children when we’re weighing the benefit of risk. I mean, I can’t help but be struck by the fact that it occurs more commonly after a second dose, as a pretty specific interval of time. It’s primarily after the mRNA vaccines as far as we know. We know that there’s consistent age. There’s a lack of alternative explanations, even though these patients have been pretty well worked up. And it’s a widespread occurrence because Israel, as you said, has found a pretty similar situation. So the question that I would like for you to clarify is can you restate the rates of occurrence of vaccine-induced thrombosis, thrombocytopenia that occurs in women in their 30s and 40s, and the rate that you suggested for the occurrence of myocarditis that’s occurring in adolescents and young children? […] So the risk of myocarditis in the high-risk adolescents is on the same order of magnitude of the risk of VITT [vaccine-induced thrombosis], at least based on our available data. Is that correct? […] my thought was should this be included in informed consent? Because there is — I think it’s hard to deny that there’s some event that seems to be occurring in terms of myocarditis».[6]
Indipendentemente dall’opinione espressa da Meissner, non vi è dubbio che il CDC, già molto prima di ottobre 2021, disponeva di ampia documentazione in proposito e che nella risposta alla richiesta di accesso agli atti abbia palesemente mentito. D’altronde, chiunque abbia seguito anche da lontano il dibattito sugli effetti avversi sa benissimo che la discussione sul tema delle miocarditi e pericarditi, specialmente in riferimento alla popolazione giovane di sesso maschile, era già molto intensa in tutto il mondo già dalla primavera del 2021.
2. Gli aggiornamenti EMA sulla sicurezza del vaccino Pfizer
Spostiamoci adesso dagli Stati Uniti all’Europa per quattro motivi fondamentali. Il primo è che l’ente regolatore europeo, European Medicines Agency (EMA), che è enormemente più piccolo e con meno potenzialità rispetto a FDA e al CDC statunitensi,[7] ha in genere seguito a distanza di un paio di settimane le decisioni di FDA. Se EMA lavora o decide su alcuni aspetti dei vaccini è matematicamente certo che su quegli stessi aspetti ci hanno già lavorato prima e molto di più gli enti corrispondenti statunitensi. Il secondo è che EMA, rispetto alle aziende produttrici, opera sui medesimi dati e studi di cui dispongono FDA e il CDC. Il terzo è che se EMA, anche indipendentemente dai corrispondenti enti americani, studia e decide qualcosa rispetto ad un tema così importante come gli effetti avversi dei medesimi vaccini di cui si occupano FDA e il CDC, è impensabile che gli enti americani non lo sappiano e non affrontino gli stessi argomenti. Il quarto è che, a differenza del sito di FDA, quello di EMA ci consente facilmente di verificare lo storico degli aggiornamenti sulla sicurezza dei vaccini.
Che cosa fa quindi EMA nel periodo interessato?
EMA inizia a riportare la questione del possibile nesso tra vaccino e miocarditi e pericarditi nel Safety update del 11 maggio 2021,[8] reitera la preoccupazione in quello del 18 giugno 2021,[9] e decide infine di aggiungerlo agli effetti collaterali nel foglio illustrativo di Pfizer il 14 luglio 2021.[10]
Già il 19 luglio 2021, poi, EMA pubblicava in proposito una guida dettagliata sulla questione per i medici e gli operatori sanitari.[11]
A fronte di una discussione talmente dinamica in Europa, da portare nel mese di luglio all’indicazione specifica nei foglietti illustrativi di tale rischio, se fosse vero che il CDC ancora a ottobre 2021 non conosceva neppure l’esistenza di un nesso tra vaccini COVID-19 e miocarditi e pericarditi («un’associazione tra miocarditi e vaccinazione mRNA COVID-19 non era conosciuta») la credibilità scientifica del CDC statunitense, con tutti i suoi miliardi di budget, varrebbe meno di quella di qualsiasi cittadino che segua il dibattito internazionale sulla sicurezza dei vaccini. Sappiamo, in ogni caso, almeno dalla riunione del Comitato di FDA su richiamata, che non era questo il caso. Il CDC sapeva perfettamente del problema e ci lavorava intensamente da tempo.
3. Lo scandalo dei dati sulla sicurezza nascosti al pubblico
È particolarmente inquietante che il CDC tenti oggi di nascondere al pubblico cose così ovvie della storia dei vaccini mRNA contro il COVID-19. Vale la pena di ricordare, in proposito, che proprio il CDC statunitense, a febbraio 2022, si è trovato coinvolto in uno scandalo giornalistico bipartisan (cioè, anche da parte di media filogovernativi rispetto alle politiche sulla pandemia) quando si è scoperto che non pubblicava dati sulla sicurezza dei vaccini per evitare che il pubblico esitasse ad utilizzarli.[12]
Ciò che emerge da questi scandali e da queste menzogne è davvero grave. Il CDC è uno degli enti più importanti del ministero della salute americano (U.S. Department of Health & Human Services) e dovrebbe ingenerare nei cittadini un altissimo livello di affidabilità basato non solo sulla competenza ma anche sulla trasparenza e sulla correttezza etica. Come ci si può fidare di un ente che non informa i cittadini di effetti avversi di un farmaco per paura che, facendo uso del loro consenso informato, decidano di non utilizzarlo o di limitarne l’uso? Come ci si può fidare delle autorità sanitarie se esse cercano di violare il consenso informato veicolando i cittadini verso determinate scelte per mezzo della menzogna e del nascondimento dei dati rilevanti?
Adesso, gli esperti di comunicazione del CDC si stanno industriando per attutire il colpo di questa bugia eclatante sulle miocarditi con il solito sistema di rendere grigie le cose evidenti: “Forse si è fatto un errore comunicativo, ma…”, “In fondo, si voleva dire che…”, ecc. Questi sforzi di salvare il salvabile da parte degli uffici delle relazioni pubbliche confermano e intensificano il problema.
Purtroppo, la mancanza di fiducia nel sistema sanitario e negli organi di governo ad esso preposti è uno degli effetti avversi più gravi ed evidenti del modo in cui la pandemia è stata gestita dalla maggior parte degli stati occidentali. Sanare questa ferita richiederà un enorme impegno di correttezza e trasparenza in futuro, anche se ciò dovesse evidenziare responsabilità scomode per chi si è trovato durante la pandemia nelle stanze dei bottoni. Il futuro migliore si costruisce necessariamente sulla verità, mai sui conflitti di interesse, le menzogne e l’ambiguità.
Per una spiegazione orale del tema di questo articolo, si veda qui!
[1] Cfr., Z. Stieber, “EXCLUSIVE: CDC Claims Link Between Heart Inflammation and COVID-19 Vaccines Wasn’t Known for Most of 2021”, The Epoch Times, 4 agosto 2021, https://www.theepochtimes.com/exclusive-cdc-claims-link-between-heart-inflammation-and-covid-19-vaccines-wasnt-known-for-most-of-2021_4638716.html?utm_source=ishare1&utm_campaign=ishare-journey-1&utm_medium=email&instaaccount=fulviodiblasi%40gmail.com&rs=SHRDSSMTF&.
[2] Ibid.
[3] Questo è un link alla trascrizione della riunione del Comitato scientifico indipendente di FDA del 6 giugno 2021 https://www.fda.gov/media/150815/download. FDA mette a disposizione nel suo sito l’intero materiale della riunione, inclusa l’intera diretta streaming: cfr. https://www.fda.gov/advisory-committees/advisory-committee-calendar/vaccines-and-related-biological-products-advisory-committee-june-10-2021-meeting-announcement.
[4] Cfr., trascrizione della riunione del Comitato scientifico indipendente di FDA del 6 giugno 2021, cit., pp. 89-112.
[5] Ibid., pp. 184 ss.
[6] Ibid., pp. 108-111.
[7] Si pensi che FDA e il CDC, che sui vaccini lavorano insieme (e si lamentano di non avere risorse sufficienti), hanno un budget annuale di circa 20 miliardi mentre EMA ha un budget di appena 500 milioni.
[8] Cfr., Safety update di EMA del 11 maggio 2021, https://www.ema.europa.eu/en/documents/covid-19-vaccine-safety-update/covid-19-vaccine-safety-update-comirnaty-11-may-2021_en.pdf.
[9] Cfr., Safety update di EMA del 18 giugno 2021, https://www.ema.europa.eu/en/documents/covid-19-vaccine-safety-update/covid-19-vaccine-safety-update-comirnaty-18-june-2021_en.pdf.
[10] Cfr., Safety update di EMA del 14 luglio 2021, https://www.ema.europa.eu/en/documents/covid-19-vaccine-safety-update/covid-19-vaccine-safety-update-comirnaty-14-july-2021_en.pdf.
[11] Cfr., EMA, Direct healthcare professional communication (DHPC), 19 luglio 2021, https://www.ema.europa.eu/en/medicines/dhpc/covid-19-mrna-vaccines-comirnaty-spikevax-risk-myocarditis-pericarditis.
[12] Cfr., ad es., S. Watson, “Report: CDC Has Withheld COVID Data From Americans To ‘Prevent Vaccine Hesitency’”, Summit News, 21 febbraio 2022, https://summit.news/2022/02/21/report-cdc-has-withheld-covid-data-from-americans-to-prevent-vaccine-hesitency/?fbclid=IwAR2dL1UNq9O_x01_ltehVoRIcsnn5uKTk1Z5LolSyg29IcXBUFlRrE7256E; E. Crane, “CDC withholding COVID data over fears of misinterpretation”, New York Post, 22 febbraio 2022, https://nypost.com/2022/02/22/cdc-withholding-covid-data-over-fears-of-misinterpretation/; The New York Times, “The C.D.C. Isn’t Publishing Large Portions of the Covid Data It Collects”, 22 febbraio 2022, https://www.nytimes.com/2022/02/20/health/covid-cdc-data.html.